PAOLA PIOPPI
PAOLA PIOPPI
Cronaca

“Vai in Marocco e non stare qui a rompere”: vigile di Dongo a processo

L’accusa, nei confronti di un agente 58enne, è stalking aggravato da odio razziale. Si ipotizzano condotte vessatorie nei confronti di un commerciante nordafricano, autore di un esposto

Uno scatto all'interno del tribunale di Como durante un processo (Archivio)

Uno scatto all'interno del tribunale di Como durante un processo (Archivio)

Dongo, 17 marzo 2025 – Secondo la Procura di Como che ha chiesto il processo, le condotte di Elio Battistessa, 58 anni, agente di Polizia locale di Dongo, sono da qualificare come stalking. Accuse che, al contrario, l’imputato nega fermamente.

L’udienza preliminare che si è svolta davanti al gup di Como Walter Lietti si è conclusa con un rinvio a giudizio, che tra qualche mese porterà l’agente davanti al giudice monocratico di Como, assieme ai testimoni di accusa e difesa. L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore di Como Antonio Nalesso, era partita dalla denuncia depositata da un commerciante di Dongo di origine marocchina.

Nei suoi confronti, Battistessa avrebbe tenuto condotte vessatorie, utilizzando spesso frasi discriminatorie per cui gli viene contestata anche l’aggravante dell’odio etnico, oltre all’abuso del suo ruolo di pubblico ufficiale. Fatti che sarebbero accaduti tra maggio 2022 e gennaio 2023, quando lo stesso commerciante aveva deciso di presentare un esposto.

In più occasioni, lo avrebbe accusato, anche in presenza di più persone, di avere affisso abusivamente un’insegna e delle fioriere, di aver falsificato i documenti per il rilascio dei permessi, e di altre condotte simili. Sempre con insulti a sfondo razzista, per esempio intimandogli di "andare giù in Marocco invece di stare qui a rompere".