Torre di Pisa, obbligo di carta di credito per i bagni pubblici in piazza Duomo: scatta l'interrogazione parlamentare
La novità fa arrabbiare Diego Petrucci (FdI): «È una decisione senza senso»
PISA. «Trovo inaccettabile la scelta di consentire l’accesso ai bagni pubblici solo mediante pagamento con modalità elettronica. Una scelta sbagliata, che crea un danno evidente a milioni di turisti e che, molto probabilmente, si ripercuoterà anche sulla città».
Non lasciano spazio a interpretazioni le parole del consigliere regionale e coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia, Diego Petrucci, a commento della recente introduzione delle macchinette per il solo pagamento elettronico all’ingresso dei bagni pubblici di piazza Duomo a Pisa. Una novità che ha immediatamente cerato disagi (con lunghe file) e proteste da parte dei turisti di tutte le nazionalità alle prese con le nuove regole e costretti a attese interminabili.
«Una decisione senza senso se si considera le lunghe file che si stanno formando davanti alle toilette pubbliche da quando non è più possibile usare le monete per accedervi – prosegue Petrucci – E se ci fosse un problema di connessione, le migliaia di turisti che ogni giorno arrivano in Piazza dei Miracoli cosa dovrebbero fare se hanno urgenze impellenti? Dovrebbero urinare all'ombra della Torre? Non possiamo trattare così le persone che vengono da tutto il mondo a visitare la nostra città».
Da qui la richiesta del consigliere rivolta all’onorevole Alessandro Amorese «di presentare una interrogazione parlamentare sulla vicenda. Mi auguro che l’Opera voglia fare un passo indietro: piazza dei Miracoli non è una zona franca avulsa dalla città, uno Stato nello Stato. Va bene la straordinaria peculiarità del luogo, ma siamo a Pisa anche sotto la Torre».